Jacques Nuoffer, vittima e attivista, Svizzera, 2018

Jacques Nuoffer è stato abusato da un prete da ragazzo. Nel 1968 riuscì, dopo mesi di angoscia, a denunciare l’uomo. A quel tempo, nessuno gli consigliò di denunciare il sacerdote alla polizia o di curare il trauma. Dieci anni fa, è stato finalmente in grado di rendersi conto che, nonostante anni di psicoterapia, c’erano ancora domande assillanti dentro di lui. Nuoffer si rivolse quindi al Vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo, che lo invitò a presentarsi alla commissione diocesana di prevenzione SOS, che lo indirizzò ai Missionari di Saint-François de Salle (l’ordine a cui apparteneva l’abusatore). Ben presto si rese conto che l’ordine religioso non avrebbe dato molta importanza alle testimonianze e alle accuse, non considerando la responsabilità morale della Chiesa per i traumi delle vittime. Durante una testimonianza anonima alla radio della Svizzera romanda, Nuoffer lanciò un appello per creare un’organizzazione: da allora ha contribuito a creare e animare SAPEC, un’organizzazione di sostegno alle persone maltrattate in un rapporto con l’autorità religiosa, a istituire la CECAR, una commissione indipendente e neutrale, e a condurre un’indagine per aiutare a riconoscere, riparare e prevenire gli abusi sessuali nella Chiesa cattolica. Ora, dopo cinque anni, la sua perseveranza gli ha permesso di ottenere informazioni scandalose, ma anche scuse e soprattutto una richiesta di perdono da parte del Provinciale stesso e dell’istituzione.